EsaBac

L’EsaBac consente agli allievi italiani e francesi di conseguire attraverso un unico esame due diplomi contemporaneamente: l’Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese.

ESABAC: accordo tra i Ministeri francese ed italiano che consente il rilascio del doppio diploma di Esame di Stato e Baccalaureato. E’ valido per l’iscrizione alle Università Francesi.

L’EsaBac, un solo esame, due diplomi

A partire da settembre 2010, un nuovo dispositivo educativo entra in vigore da una parte e dall’altra delle Alpi: l’EsaBac che consente agli allievi italiani e francesi di conseguire simultaneamente due diplomi a partire d’ un solo esame – l’Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese.

Questo doppio rilascio di diplomi, reso possibile grazie all’accordo firmato il 24 febbraio 2009 dal ministro italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), Mariastella Gelmini, e il ministro francese dell’Educazione nazionale, Xavier Darcos, convalida un percorso scolastico veramente biculturale e bilingue.

La formazione all’EsaBac si pone nella continuità dell’insegnamento bilingue italo-francese nelle sezioni internazionali e negli licei classici europei, dagli anni 1990. La doppia certificazione costituisce ormai un vero passo avanti per la cooperazione educativa tra i due paesi: una marcia in più per gli allievi italiani e francesi.

Un “percorso di formazione integrato” accessibile dall’inizio dell’anno scolastico 2010-2011

Come si organizza il dispositivo EsaBac in Italia? Si tratta di un percorso di formazione integrato all’Esame di Stato, di una durata di tre anni (triennio).

Accessibile fin dall’inizio dell’a.s. 2010-2011 agli allievi dei licei classici, scientifici e linguistici, questo percorso dovrebbe successivamente allargarsi agli istituti tecnici. All’entrata, gli allievi dovranno avere un livello di lingua B11 in francese, e la formazione ricevuta permetterà loro di raggiungere almeno il livello B2 al momento dell’esame.

Un programma e prove specifiche elaborati in comune da parte della Francia e l’Italia

Due discipline specifiche sono integrate alla preparazione dell’Esame di Stato: lingua/letteratura (4h alla settimana) ed histoire2 (2h alla settimana).

Queste due discipline saranno impartite nella lingua di Molière per gli allievi italiani e nella lingua di Dante per gli allievi francesi. Al di là dell’ interesse che presenta per gli allievi il rilascio simultaneo dei due diplomi nazionali, l’ EsaBac segno della fiducia reciproca tra i due paesi, ha permesso di rafforzare il partenariato tra l’ Italia e la Francia nel settore dell’ istruzione.

Per la prima volta, le istanze decisionali dei sistemi educativi italiani e francesi hanno elaborato congiuntamente i programmi ed hanno definito le prove delle due discipline specifiche dell’EsaBac (lingua/letteratura e storia).

Per le altre materie, da ambo le parti delle Alpi, gli allievi seguiranno i programmi nazionali.

Un insegnamento di dimensione europea

Il percorso EsaBac permette agli allievi di acquisire la lingua e la cultura del paese partner.

Studieranno in modo approfondito, in una prospettiva europea ed internazionale, i contributi reciproci della letteratura italiana e della letteratura francese.

Il programma comune di storia ha per ambizione di costruire una cultura storica comune ai due paesi, fornire agli allievi le chiavi di comprensione del mondo contemporaneo e prepararli ad esercitare le loro responsabilità di cittadino europeo.

Delle prove integrate ad ogni esame nazionale

In Italia, le prove specifiche saranno integrate all’Esame di Stato. Gli allievi italiani subiranno, in francese, una prova scritta di storia ed una doppia prova, scritta ed orale, di lingua e letteratura.

I candidati avendo superato con successo, da un lato le prove dell’Esame di Stato e, dall’altro le due prove specifiche dell’EsaBac, si vedranno consegnare il diploma d’Esame di Stato, secondo la procedura in vigore in Italia, e il Baccalauréat francese, da parte del rettore dell’accademia di Grenoble.

La prima sessione d’esame dal 2011

La prima sessione d’esame si svolgerà fin dal 2011 per i 29 istituti che offrono fin d’ora un vero percorso bilingue.

L’insieme dei 47 istituti selezionati quest’anno per preparare all’ EsaBac presenterà tutti candidati a partire dal 2013.

La formazione “incrociata” degli insegnanti

Per permettere agli insegnanti di fare fronte alle innovazioni imposte dall’EsaBac, le autorità francesi ed italiane hanno sviluppato congiuntamente un programma di formazione dei professori.

30 docenti italiani che insegnano il francese si sono recati in Francia inizio gennaio. In cambio, hanno ricevuto tre settimane più tardi i 30 docenti francesi che insegnano l’italiano.

Nel quadro di queste “formazioni incrociate„, hanno potuto elaborare progetti didattici comuni con i loro colleghi transalpini sulla base dei programmi scelti.

Quest’esperienza è stata un grande successo. Gli insegnanti dei due paesi si sono perfettamente intesi e sono riusciti a creare una dinamica di lavoro che avrà effetti a lungo termine.

D’altra parte, un importante seminario sull’insegnamento della storia nella lingua del paese partner ha riunito, dal 15 al 17 marzo 2010, circa 100 ispettori ed insegnanti italiani e francesi a Rimini.

L’EsaBac, un vero trampolino

L’EsaBac non è soltanto un simbolo dell’intesa tra l’Italia e la Francia; favorirà, per gli allievi che hanno beneficiato di questo percorso d’eccellenza, l’accesso a percorsi universitari italo-francesi ed ad uno dei 150 doppi diplomi rilasciati dall’università dell’uno e l’altro paese.

Per un giovane Italiano, conoscere la lingua francese e la sua cultura apre prospettive interessanti professionali sul mercato del lavoro italo-francese, come ne testimonia la Camera francese di commercio e d’industria in Italia. La Francia è, infatti, il secondo partner economico dell’Italia; e, parlato da più di 200 milioni di persone sui cinque continenti, il francese rimane una delle principali lingue di lavoro dell’Unione europea e dell’ONU.

Vera consacrazione delle relazioni italo-francesi, l’EsaBac dovrebbe dunque favorire una mobilità maggiore degli studenti e dei lavoratori. Afferma un’identità italo-francese e ci rende l’ Europa più vicina.

Claudine BOUDRE-MILLOT, attachée de coopération éducative, Ambassade de France à Rome

Per maggiori informazioni

www.italie.campusfrance.orgwww.institutfrancais-italia.com