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Frammenti di Cina a Berlino

Frammenti di Cina a Berlino

Autrice: Elisa Lentini

Vi chiederete come sia possibile visitare l’immensa Cina nella capitale tedesca: ebbene, per noi ragazzi del corso di cinese è stato possibile, grazie al contributo dell’Aula Confucio.
Noi studenti della 4L, accompagnati dai professori Tolu e Giraudo, dal 27 al 29 novembre ci siamo recati a Berlino per visitare la mostra fotografica “Working on History. Contemporary Chinese Photography and the Cultural Revolution”, incentrata su uno degli avvenimenti che più ha segnato la storia della Cina contemporanea: la Rivoluzione Culturale.
La mostra espone le fotografie di alcuni dei più famosi artisti contemporanei cinesi, che hanno reinterpretato nei loro scatti l’ideologia e il sentimento popolare che hanno mosso milioni di giovani cinesi dal 1966 al 1976. Foto artistiche e di reportage dialogano tra loro raccontando i volti della nuova Cina, così come lo smarrimento delle vecchie generazioni di fronte all’esplosione di ideologie innovative in aperto contrasto con gli antichi valori cinesi. Il senso di vuoto provocato dalla morte di Mao Zedong e la conseguente confusione dovuta ai rapidi cambiamenti sociali, sono pienamente espressi nelle opere di Wang Qingsong.
Nei nostri tre giorni di permanenza abbiamo avuto inoltre la possibilità di rivivere altri frammenti di storia girando per le strade di Berlino e visitando i punti di maggior interesse della città. Tra un mercatino di Natale e l’altro, abbiamo visto la Porta di Brandeburgo e la Colonna della Vittoria, il memoriale delle vittime dell’olocausto e il monumento in ricordo del rogo dei libri nella Bebelplatz avvenuto durante il periodo nazista. Abbiamo poi visitato il palazzo del Reichstag e la Topografia del Terrore, moderno centro di documentazione degli orrori del nazismo nell’ex quartier generale della Gestapo. Abbiamo infine visto le due facce del muro: com’era ai tempi della sua edificazione durante la guerra fredda, nel breve tratto ancora conservato nel suo stato originale accanto alla Topografia del Terrore, e com’è diventato dopo la sua caduta nel 1989, lungo la East Side Gallery, il più esteso dei due tratti ancora esistenti, su cui sono stati realizzati centinaia di murales e su cui è tuttora possibile scrivere e dipingere.